Nella speranza che vi siate ripresi dalla nostra mostruosa newsletter dello scorso mese, eccoci qui per il consueto appuntamento distopico dove distruggiamo i vostri sogni più beati.
C’era una volta un miliardario dalla cravatta rossa che fece indignare mezzo mondo con le sue esternazioni perlopiù sessiste, misogine, omofobe e razziste, per fare una sintesi. Indossando spavaldo il suo biondo ciuffo e schivando un proiettile piccino picciò, impietosì l’America con i suoi 34 capi d’accusa e riuscì a farsi rieleggere alla Casa Bianca grazie all’aiuto di un altro miliardario, bianco, cis, etero, educated, immigrato (ma se dal Sudafrica e miliardario a quanto pare non conta).
Non è il plot del nuovo film di Nolan, ma il nostro Handmaid’s Tale in diretta sul pianeta Terra, anno domini 2024. Evviva. Ma visto che siamo degli inguaribili romantici, ecco che - persino all’inizio di una pagina di storia così buia - abbiamo visto accendersi un lumicino, grazie a un post Instagram di Luca Misculin (santo subito).
“Abbiamo tutti recepito il messaggio, al di là delle conseguenze per l’Iowa o il Montana. Quella di stanotte sarà una grossa legittimazione per chi insulta, stupra, inquina, fa le cose male, promuove ignoranza ed egoismo. A una grossa fetta di statunitensi Trump è piaciuto esattamente per questo: e ci sono buone ragioni per credere che questo approccio continuerà ad essere imitato anche altrove, ora che abbiamo accertato che non è stato un incidente della storia. A un mondo sempre più eterogeneo, in cui si ha l’impressione che le risorse siano limitate, molte persone ritengono sia giusto reagire così. Vogliono l’uomo cattivo. Non è più una questione politica, di progressisti o conservatori.
Diventa ancora più importante comportarsi diversamente, ora. Fare le cose per bene. Interessarsi agli altri e mettersi nei loro panni. Leggere qualcosa in più. Spargere una goccia di veleno in meno.
Qui sopra, e ovunque.”
Comunque, se avete bisogno di raccapezz(ol)arvi sul perché abbia effettivamente stravinto Trump, vi diamo tre fonti curiose:
Un reportage di Gregorio Romeo realizzato per Piazzapulita (La7) che racconta i sentimenti divisi degli americani che vivono al confine col Messico. Un viaggio in cui l’inviato si muove anche nel deserto che separa i due Stati dove a fornire la connessione internet ai migranti è Starling di Elon Musk (no way, esatto…).
Un reportage interattivo del New York Times Magazine fatto veramente benissimo racconta tra immagini, video e parole come una contea americana è diventata trumpiana
La puntata del podcast de Il Post, Globo, con Emanuele Menietti e Francesco Costa
Del resto, la deriva era già tangibile, e molti segnali di allarme, anche in ambito culturale, erano già squillati. Basti pensare alla Florida dove, nel 2022, è stata emanata una legge che consente la rimozione di libri dalle biblioteche scolastiche. Questa normativa autorizza genitori e residenti a richiedere la rimozione di testi che contengono contenuti sessuali espliciti, contenuti considerati “non appropriati” per l’età, tematiche controverse (LOL), contenuti politici. L'applicazione della legge ha portato, nell'anno scolastico 2023-2024, alla rimozione di circa 700 libri dalle biblioteche scolastiche della Florida, quasi il doppio rispetto all'anno precedente. Tra i titoli banditi rientrano 1984 di George Orwell, Mattatoio n°5 di Kurt Vonnegut, Arancia Meccanica di Anthony Burgess, All Boys Aren't Blue di George M. Johnson, Il diario di Anne Frank (versione a fumetti), It di Stephen King ecc.
Se non altro, ci hanno regalato una facilissima reading list di bei romanzi. È stato vietato? Lo prendo: deve essere bello!
E, quindi, amiche, amici e nuovi lettori e lettrici, eccoci a ripetere una banalità, di cui ci siamo fatti portabandiera (nel nostro minuscolo operato). La cultura è fondamentale. È lo strumento più potente per sviluppare pensiero critico, empatia e consapevolezza. Libri, film, musica e ogni forma di espressione artistica non sono semplici riempitivi del nostro misero tempo libero, ma ci aiutano a capire meglio il mondo e noi stessi! E, soprattutto, mostrandoci “tutte le vite che non stiamo vivendo”, ci insegnano a navigare nella complessità della vita, della società, di una politica che talvolta sembra sopraffare il singolo.
Tarpare le ali alla cultura e provare a limitarne il raggio di azione significa privare i cittadini e le cittadine di opportunità di crescita e di confronto. Viene naturale il sospetto che questo a certi leader faccia paura. Perché una società (in)formata è una società difficile da blandire. E diventa ancora più complesso mentirle.
Ecco perché difendere e promuovere l’accesso libero alla conoscenza e alle idee è il primo passo per costruire una società più aperta, informata e consapevole.
Grazie per averci letto anche questo mese.
Ci risentiamo presto!
Alessandro, Francesca, Gabriele
📌 Cos’è successo su SALT a Novembre?
Si è parlato tantissimo di The Substance. Molto meno di Revenge, il film che l'ha preceduto, opera della stessa regista: Coralie Fargeat. Un film che graffia, che provoca e che non si preoccupa di ferire i sentimenti di chi guarda. Qui.
Avete presente quando in adolescenza vi sentivate diversi e c'era quel film/serieTv/album pazzesco che vi ha permesso di tirare avanti e rendervi conto che non eravate soli? Ecco I saw the glow. Un film che viene a ribadire che gli anni novanta erano un brutto paesaggio di periferia. Qui.
Lirica Ucraina, il nuovo docufilm di Francesca Mannocchi racconta le memorie “piccole” che compongono il grande Coro della Storia. Prodotto da Fandango
Colonna sonora originale di Iosonouncane. Qui.
A circa un’ora e venti di volo da Milano si nasconde un paesaggio fiabesco, talmente pulito e ordinato da sembrare quasi irreale. Non sappiamo perché in cotanto girare non fossimo ancora approdati in Lussemburgo. Le malelingue direbbero “perché non c’è una cippa lippa da fare!”. Ed eccoci qui per smentirle.
📌 Letture eSALTanti, consigliate o semplicemente necessarie
Come ogni 25 novembre. Una riflessione su L’Indiscreto. In sintesi: se il patriarcato non esiste, perché continuiamo a morire?
Non sappiamo più fare la rivoluzione? Nonostante negli ultimi anni siano nati molti movimenti “dal basso”, nessuno sembra avere portato a una vera rivoluzione. Qui, su Rivista Studio.
Il film su Berlinguer è un centro mancato? Su Jacobin Italia.
L’estro creativo di Björk invaderà presto il museo parigino con un’installazione multimediale concepita per sensibilizzare sulle sorti del nostro Pianeta. Intitolato Nature Manifesto, il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’IRCAM e con il curatore Aleph Molinari. Su Artribune.
📌 Buone notizie
Cari lettori e lettrici di SALT, abbiamo esteso la validità del codice sconto di WeRoad per i vostri viaggi! Affrettatevi a usarlo: scade il 31/12/24.
Trovate tutte le info qui.
[Spoiler: nei consigli di trascurabile utilità alla fine di questa newsletter, c’è pure la combo perfetta per partire ;)]
📌 Un Podcast
E poi il silenzio - Il nuovo (imperdibile!) podcast di Pablo Trincia
I podcast di Pablo Trincia ormai sono uno dei format di maggior successo nelle produzioni nostrane. E il suo nuovo lavoro non si discosta per qualità e potenza dagli altri. Anzi, se possibile, forse addirittura cresce. E poi il silenzio ricostruisce, ripercorre e soprattutto in qualche modo fa rivivere la tragedia di Rigopiano.
40 persone intrappolate in un hotel di montagna tra neve e terremoto, una valanga, 29 morti. Ma è stato davvero solo un disastro naturale inevitabile?
Lasciamo la risposta a voi che l’avete ascoltato o vorrete ascoltarlo.
Quel che è certo è che questo lavoro di inchiesta, grazie alla ricostruzione attraverso l’uso di audio inediti, intercettazioni e voci dei protagonisti della vicenda, porta fino in fondo alla riflessione. E ne apre di nuove, in qualche modo anche inedite.
Il suono dei fiocchi di neve secca che cadono, magistralmente inserito in un capolavoro di sound design, non lo vivrete forse più allo stesso modo.
📌 Una lettura non fiction
Sulla mia terra, di Francesca Mannocchi
È uscito un nuovo libro di Francesca Mannocchi. Si chiama Sulla mia terra - Storie di israeliani e palestinesi. È un libro pensato per ragazze e ragazzi per provare a capire meglio il conflitto tra Israele e Palestina, attraverso le testimonianze di chi abita in quei territori.
L’intento del libro è di cercare di mantenere lo sguardo il più equilibrato possibile, fornendo un compendio di riferimenti sia storici sia umani per consentire al lettore di farsi poi la propria idea. Il risultato è che Sulla mia terra si è rivelato un libro molto utile anche agli adulti per approfondire un tema sul quale siamo tempestati di informazioni ma, molto spesso, senza riuscire a farsi davvero un ordine mentale. Ci avevamo provato anche noi qui in questa newsletter alla quale, senza dubbio, oggi, avremmo aggiunto anche questo libro.
Lo scrittore Nicola Lagioia ha letto Sulla mia terra e vogliamo fare nostro, per voi, il suo consiglio:
“Si tratta di un libro destinato a un pubblico di ragazzi, ma questo è un espediente molto saggio perché il suo potere rischiaratore sortisca effetti su chi, poco informato sulla storia del Medio Oriente (come è normale che siano degli studenti di scuola media e superiore), a differenza degli studenti rischia di trasformare questa ignoranza in un pericoloso pregiudizio: noi adulti, che in questi mesi spesso ci agitiamo, e intossichiamo il discorso pubblico, specie sui social, senza conoscere in profondità le vicende su cui pure pretendiamo di avere opinioni granitiche”
📌 Un’opera di street art
Ma voi sapete che ogni venerdì pubblichiamo una foto di street art sul nostro profilo Instagram?
E il mercoledì (ok non sempre, solo quando ce lo ricordiamo) un “perfect frame”, ovvero una scena di film per noi significativi?
Potete seguirci qui: @salteditions | Sempre noi, belli come il sole (quando piove).
Qui trovate una delle ultime opere di street art che abbiamo pubblicato, direttamente dall’Albania:
📌 Codici sconto per voi (hurraaaaaay!)
Da bravi trend setter consolidati (LOL), vi ricordiamo che esiste la nostra pagina dedicata ai codici sconto esclusivi dei nostri brand partner.
L’abbiamo chiamata “Sconti per voi”, un nome che brilla per la sua disarmante semplicità, ma che fa esattamente quello che promette. Lì trovate offerte con WeRoad, LAVITACAMP, Romanzi.it, Hoppípolla, Airalo, WP-OK e tanti altri.
Se vi viene in mente qualche brand che merita di essere aggiunto, fatecelo sapere!
📌SALTo Natale!
Regali di Natale sì? Regali di Natale no?
Come fai sbagli. Per cui proviamo a venire in vostro aiuto con un po’ di idee. Soprattutto di quelle che potranno salvarvi la faccia nel caso dell’ipotesi 2 (la dimenticanza). Per i pigri e gli smemorati di tutto il mondo, infatti: per molti di questi suggerimenti, non dovrete nemmeno uscire da questo articolo, se non per aprire un’altra finestra del vostro browser.
E così eccoci qui, con la tradizionale letterina del SALTo Natale.
Un po’ Luciana Littizzetto, un po’ elfi.
Voilà.
📌Come farci un regalo di Natale?
Ma soprattutto, come fare un regalo davvero figo ai vostri amici? Semplice, li fate iscrivere qui, aggratis.
Oppure, ancora più semplice, fatelo a noi! <3
Come sapete, la newsletter di SALT è gratuita e vorremmo che rimanesse tale per molto tempo a venire: la cultura è di tutti, no? Ci si prova, quantomeno.
E come ogni prodotto web based, anche SALT ha dei costi fissi annuali che dobbiamo coprire e ogni tanto ha bisogno di qualche lavoro di restauro per essere sempre così incredibilmente figo come lo vedete.
Ecco perchè abbiamo creato una pagina in cui riassumiamo i modi principali per poter collaborare con noi o sponsorizzare il vostro brand tramite SALT. Qui.
📌 Consigli di trascurabile utilità
Sound: È uscito Hotel esistenza, il nuovo disco dei FASK!
Action: Nuovo fenomeno in crescita nelle sale italiane, a questo ritmo potrebbe diventare grazie (anche) al passaparola il film italiano che ha incassato di più nel 2024: Il ragazzo coi pantaloni rosa.
Literature: Dall’autore di Ohio [di cui vi avevamo parlato qui], è uscito il nuovo attesissimo romanzo di Stephen Markley: Diluvio.
Trip: C’è il BlackFriday di WeRoad. 30% di sconto su viaggi selezionati fino al 2 dicembre (hurry up!)