Se qualcuno è riuscito a rimanere immune a Ra Ta Ta di Mahmood alzi la mano. Perché noi qui ormai passiamo anche il Dyson canticchiando “Fuori fa-fa-fa-fa-fa-fa-fa, Solo “ra-ta-ta-ta-ta-ta-ta”. Vedo bimbi col balaclava…”
Ne usciremo. Sicuramente non più sani di mente di prima. Anzi. Soprattutto se consideriamo che ci eravamo appena ripresi da Ornella Vanoni che canta Tuta Gold.
Anyway. Regione che vai, umore che trovi. Se parli coi milanesi ti diranno che sono pieni rasi della pioggia e dall’umidità al 99,9%. Ma rasi che più rasi non si può. Se scendi sotto il Po trovi gente per strada che stramazza al suolo per le vampate di calore, con i giornalisti di Studio Aperto appostati come cecchini alle finestre pronti a segnalare chiunque sia uscito nelle famigerate ore più calde. Che poi ci diceste di grazia quali sono che sembrano tutte uguali, grazie.
In tantissime città italiane si è celebrato il Pride, orgoglio LGBTQ+, con la consueta parata arcobaleno, uno dei rari momenti in cui tutto (o quasi) è lecito, anche in un Paese dove “frocio” è ancora uno degli insulti preferiti negli spogliatoi di calcetto e le lesbiche non esistono. Ecco, a Roma la madrina del Pride era Annalisa e noi sinceramente suoi (cit). Ma pure con Elly Schlein accolta dalle masse come Lady Gaga e con davvero tanta, tantissima gente. L’ultimo carro è partito da piazza della Repubblica quando la testa del corteo è arrivata al palco finale alle Terme di Caracalla. Commossi!
Anche a Milano è stata una festa bellissima che ha coinvolto 350.000 persone! Siamo solo ancora indecisi se come genitore 1 e genitore 2 preferiamo Schlein e Elodie con le piume bianche, oppure Paola e Chiara. Viva el amor, sempre!
Detto ciò. Avete prenotato le vacanze? L’anno scorso noi eravamo stati in Albania poco prima che improvvisamente esplodesse l’Albaniavirus che ha visto il 97% delle nostre timeline andare lì in vacanza. Ora però ci stavamo chiedendo: ma è successo anche nella vostra bolla o improvvisamente l’Albania è diventata (o tornata ad essere) una no fly zone dove non va più nessuno? O uno di quei luoghi segreti con regole del Fight Club per cui si va in Albania ma è vietato dire che si sta andando in Albania? Quest’anno per ora ci abbiamo visto andare solo Meloni e non ne siamo particolarmente entusiasti, considerati i suoi obiettivi e a che prezzo li sta perseguendo.
Sarà che la nostra bolla non va dove va il/la Presidente, solitamente. E questa differenza non solo generazionale ma anche di ide(ologi)a si fa sentire sempre più forte. Perché col livore di chi neppure si alza per l’ennesimo schiavo morto sul lavoro (o si alza perchè serve), col silenzio durato settimane per un’inchiesta molto potente di Fanpage.it sulla gioventù fascista, con chi vuole togliere i diritti, noi vogliamo averci a che fare il meno possibile. Se ci cercate, saremo a ballare sotto i carri del Pride, ecco! E a consigliarvi come sempre libri, film e contenuti culturali per alimentare questa distanza.
Ed eccoci qui, allora, puntuali come un goal di Zaccagni al 97° minuto, a recuperare le perle del mese, ché non è mai tardi:
Zerocalcare, tra virgolette | un podcast di un’oretta circa, che è una conversazione tra lui e Luca Sofri (peraltro direttore del Post) sulle vite che cambiano, le scelte che restano, relazioni familiari e disegnetti. Vi piacerà.
È uscito Inside Out 2 e finalmente facciamo la conoscenza di Ansia! Ma pure di Noia (Ennui, chiaramente francese, ndr). E di Imbarazzo. Praticamente il nostro biopic. Consigliatissimo!
Adelphi ci ha omaggiato di Santi e Bevitori, ultima perla del buon Lawrence Osborne, uscita il 25 giugno. “Un viaggio alcolico in terre astemie.” a beffarda odissea di un etilista nel mondo degli astemi. Potevamo forse sottrarci? Lettura da non perdere.
Ah, abbiamo rivisto Perfect Days di Wim Wenders (2023) su Sky. Ne avevamo scritto qui: per noi è semplicemente un film magnifico.
Dal 6 giugno è tornato nelle sale a brevissima distanza da Poor Things quell’adorabile mattacchoine di Yorgos Lanthimos, con Kind of Kindness. Si tratta di un film antologico (3 storie con gli stessi attori, ma scollegate fra di loro) guidato da un tema di fondo, quello della “gentilezza”. Fra mille virgolette. Un ritorno di Lanthimos a Lanthimos: crudo, a tratti fastidioso, spiazzante, intriso di humor nero. Durante la proiezione, abbiamo visto persone alzarsi ed andarsene (probabilmente di Lanthimos avevano visto solo Poor Things). Eppure è un film bellissimo, difficile, profondo. Che vi rimarrà sotto pelle e negli incubi. Da vedere!
Last but not least, ricordatevi che Giovedì 4 luglio, in diretta su Rai 3, scopriremo il vincitore del Premio Strega 2024 (qui vi ricordiamo la cinquina finalista).
Ecco, forse è tutto. Sicuramente ci siamo dimenticati qualcosa, ma vi vogliamo bene.
Grazie per averci letto anche in questo giugno,
Alessandro, Francesca e Gabriele
P.S. Ma anche voi ci volete bene? Ma quanto? QUANTOOO? <3 speriamo almeno la metà di quanto ve ne vogliamo noi, ma se voleste mai dimostrarcelo, chiedete ai vostri amici (e parenti tutti, che qui siamo inclusivi) di iscriversi qui.
📌 Cos’è successo su SALT a Giugno?
Poca roba, abbiamo sonno e soffriamo la pioggia. Poi il caldo, poi la pioggia. Ma abbiamo due uscite rilevanti:
Quando non diluvia, a Milano, fatevi un salto all’orto in città in Cascina Cuccagna: dal 20 giugno all’8 settembre sono moltissime le iniziative a tema sostenibilità, organizzate in collaborazione con l’azienda Polli: https://www.salteditions.it/milano-lorto-in-citta-a-cascina-cuccagna/
Se avete modo di farvi un weekend nelle Marche, speriamo vi torni utile questa praticissima guida nella riviera del Conero. Troverete spiagge incantevoli, ristoranti da non perdere e anche un giaciglio niente male (La Capo docet.) https://www.salteditions.it/consigli-per-un-weekend-nelle-marche-la-riviera-del-conero/
📌 Letture eSALTanti, consigliate o semplicemente necessarie
“Ho vissuto in Portogallo più di vent’anni fa e i miei amici di lì mi avevano avvisato: tutto è cambiato, è pieno di turisti e ogni giorno è una battaglia per mantenere gli spazi della vita cittadina.” Un articolo della regista Alice Rohrwacher
Sono tre i libri di Ottessa Moshfegh che diventeranno film. Il regista David Lowery (autore di Old Man & the Gun, tra gli altri, che fu candidato a un Golden Globe nel 2018) sta lavorando all’adattamento cinematografico di Death in Her Hands, ovvero La morte in mano, il libro del 2019 che ha seguito il successo di Il mio anno di riposo e oblio di cui avevamo parlato qui
Al netto del fatto che ha coperto le spese del budget e ancora sta al cinema (spiaze), ma qui c’è un grosso problema a monte: cosa significa “blockbuster”? Stiamo parlando di Furiosa: A Mad max Story. Mad Max non è mai stata una saga “di massa”, neppure dopo il successo planetario di Fury Road. Se valutiamo Miller coi parametri di Nolan e Mad Max coi parametri della Marvel, cadiamo nella trappola che non facciamo più film. Furiosa è un bell(issim)o; non è un blockbuster né vuole esserlo. Dunque, perché stracciarsi le vesti? AMMIRATEMI e basta. Da leggere.
📌 Un video di YouTube
Prima puntata di One To One, nuovo format del canale YouTube di Francesco Costa, girato nella redazione del Post e con la presenza di ospiti speciali. In questo video Costa dialoga con Viola Stefanello dell'icona americana del momento: Taylor Swift. Ok, potremmo essere un po’ di parte perché Viola è stata una storica contributor di SALT e le vogliamo bene - ma in questo caso vi proponiamo di guardare questo video perché Viola è anche una brava giornalista e una grande fan di Taylor Swift, che sarà in concerto a Milano i prossimi 13 e 14 luglio e il suo Eras Tour è già Storia.
Ecco perché, che siate Swifties o meno, è utile cercare di capire perché sta avendo così tanto successo nel panorama musicale. Parliamo di oltre 200 milioni di album venduti, 12 Grammy vinti, la capacità di innalzare il PIL americano, fare sold out in ogni singola data del tour sul globo terracqueo e, si dice, potenzialmente spostare l'ago della bilancia alle prossime elezioni americane.
📌 Qualche consiglio di lettura per l’estate?
Non sappiamo se l’avete notato anche voi, ma ultimamente i primi cinque o sei posti delle classifiche dei romanzi più letti in Italia sono occupati inesorabilmente dalla sterminata saga di Bridgerton.
Ecco quindi dei piccoli salvagenti per chi volesse tentare di leggere altro:
Fiori fantasma di Ronald Fraser, che avevamo recensito qui - e di cui recentemente ci avete ringraziato per questo suggerimento di lettura (ciao Albi!)
C’è una nuova casa editrice in città! Si chiama Mercurio e pubblica libri… strani. Noi stiamo leggendo Maeve di CJ Leede e ci sta piacendo molto.
T è il primo romanzo di Chetna Maroo, e non si direbbe affatto! Gopi ha undici anni e lo squash diventa per lei la passione che la guiderà attraverso il dolore, la scoperta di sé e la crescita. Dategli una chance!
📌 Un documentario
I am: Celine Dion / Io sono: Celine Dion
È uscito su Prime Video l’attesissimo documentario su Celine Dion. Dopo le voci e le successive conferme che si sono rincorse negli ultimi anni su una sua rara malattia che l’ha costretta a cancellare in extremis una lunga residency di concerti a Las Vegas e un tour mondiale, nulla si era più saputo delle reali condizioni di una delle artiste e delle voci più famose al mondo. In fondo quanti di voi hanno visto meno di 15 repliche di Titanic imparando la canzone a memoria? Benché - sia chiaro - Celine Dion è stata ed è molto di più di My Hearth Will Go On.
Quello pubblicato su Prime Video è un ritratto intimo e autentico di questo momento cruciale della vita e della carriera della cantante, affetta dalla rara e incurabile Sindrome della Persona Rigida. Il documentario è anche il risultato dell’assemblaggio, oltre alle immagini girate ex novo, di 800 ore di materiali inediti, familiari e intimi, ai quali l’artista ha dato pieno e libero accesso alla regista - Irene Taylor (già vincitrice di un Oscar).
Non è una visione facile, perché a tratti dolorosa, ma sicuramente è un grande insegnamento su uno dei tanti modi che ci possono essere per affrontare una diagnosi - consapevoli che le possibilità di partenza sono di certo diverse rispetto a quelle di quasi chiunque si approccerà a questo lavoro.
📌 Una lettura non fiction
La rivoluzione algoritmica. Arte e intelligenza artificiale di Francesco D’Isa.
Siamo invasi da immagini create con AI, in uno scontro epico fra le Majors (avete letto della Warner e company?) e gli artisti. Questo piccolo saggio è fra i primi a discutere in maniera coerente e senza sbraitare di “SE LO FA IL COMPUTER LO SAPPIAMO FARE TUTTI!!1!!1!”, ponendosi le domande giuste: l’intelligenza umana esiste al di fuori del concetto di artificiale? Oppure siamo da sempre il frutto dell’interazione fra noi e l’ambiente? E l’arte, è davvero “personale”? Cosa rimane di Guernica se togliamo la storia dell’arte, l’arte africana, la guerra? Forse forse, allora, le varie forme di AI non fanno altro che fare quello che abbiamo sempre fatto: creare basandosi su qualcosa di già esistente. Uno strumento. Uno strumento incredibile. Niente di più.
📌 Un’opera di street art
Direttamente da Bristol, UK.
📌 Concerti pazzeski nel mese di luglio
Dal Vangelo secondo DeerWaves!
📌 Codici sconto per voi (hurraaaaaay!)
Da wannabe influencer quali siamo, siamo entusiasti di dirvi che abbiamo raccolto in una nuova pagina dedicata tutti i codici sconto esclusivi dei nostri brand partner!
L’abbiamo chiamata “Sconti per voi” perché in quanto a creatività facciamo pena. Troverete sconti con WeRoad, LAVITACAMP, Romanzi.it, Hoppípolla, Airalo, Marketers World 2024, WP-OK ecc.
Fateci sapere se avete brand da segnalare!
📌Come sostenere SALT?
Come sapete, la newsletter di SALT è gratuita e vorremmo che rimanesse tale per molto tempo a venire: la cultura è di tutti, no?
E come ogni prodotto web based, anche SALT ha dei costi fissi annuali che dobbiamo coprire e ogni tanto ha bisogno di qualche lavoro di restauro per essere sempre così incredibilmente figo come lo vedete.
Ecco perchè abbiamo creato una pagina in cui riassumiamo i modi principali per poter collaborare con noi o sponsorizzare il vostro brand tramite SALT.
E come diciamo al termine di ogni newsletter:
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Grazie davvero per il prezioso sostegno!
📌Consigli di trascurabile utilità
Sound: Hot Sun Cool Shroud, Wilco
Action: Inside Out 2 (al cinema, dopo 9 anni dal primo!)
Literature: Paradiso, Michele Masneri
Trip: Helmut Newton. Legacy a Le Stanze della Fotografia, Isola di San Giorgio (Venezia) fino al 24.11.2024