In questa grande Olimpiade (cit)
Che forse è il momento di alzare l'asticella e pretendere di più dalle conversazioni che ci circondano.
Agosto sembra una pausa dalla vita.
Tutti in vacanza (quasi, dai: un nostro terzo ha lavorato tutto il mese), Milano deserta: si parcheggia ovunque ma per trovare un ristorante aperto per cena devi arrivare alla seconda pagina della ricerca Google. A Roma Prati i pochi superstiti fotografano i posti auto liberi per essere sicuri di non essere vittime di un miraggio da eccessiva esposizione al calore.
Ma quest’estate ci ha tenuto tutti impegnati: chi dal lettino al mare e chi dagli schermi condivisi in ufficio, siamo stati presi dagli eventi sportivi, in particolare dalle Olimpiadi francesi! Che sono sempre uno spettacolo meraviglioso e anche una bellissima cartina tornasole dello stato (mentale) delle persone. Fin dai tempi antichi, sono un momento di pace e condivisione, di cui noi ci siamo abbastanza dimenticati, dove addirittura venivano sospese le guerre! Pensate com’erano futuristici questi tempi antichi.
Ecco, alle Olimpiadi 2024, invece, vi erano rappresentanti di Paesi che stanno compiendo genocidi (no, non la Russia, che non è stata ammessa); forse gli organizzatori non hanno fatto il classico, coff-coff.
Da un lato, abbiamo gioito per sport che di solito non vediamo mai, imparando dal nulla regole assurde. Ora possiamo parlare “tranquillamente” di ippon e waza-ari, per il Judo (cioè almeno sappiamo che esistono, ecco) e sappiamo che l’arbitro dell’incontro può chiedere un mate (che sorprendentemente non è la bevanda amara amata dai personaggi di Cortázar, anche se a noi piace immaginare l’arbitro che ferma l’incontro perché è arrivato il suo tè, ndr).
Dall’altro, abbiamo assistito ad alcune delle peggiori uscite della stagione. Abbiamo iniziato con chi si arrabbiava per il sacro spirito italico dell’Ultima Cena tradita (SPOILER: non era l’Ultima Cena, peccato, ma pure se?) e con le accuse di satanismo nella cerimonia di apertura; e questo, in fin dei conti, non è poi un male: a parte che il satanic panic fa sempre ridere, ma poi siamo tornati al metal come espressione del Diavolo! Diamine, era un po’ che non avevamo questi successi!
Poi, però, siamo scaduti nella polemica sulla sessualità di una pugile. Ovviamente, non si è discusso dei possibili limiti di valutazione e delle regole sportive, dibattito che poteva anche avere un senso, ma tutta la nostra migliore politica si è unita in un coro di grande finezza espressiva, che suona più o meno così: “C’HA‘LCAZZOOOOO”. Noblesse oblige.
E come spesso accade, siamo di fronte all’ennesimo esempio di uomini di mezza età col papillon o con la frisella (ogni riferimento è puramente casuale) che non riescono ad accettare un tipo di donna diverso dai loro canoni: madre esemplare, moglie accudente, cuoca da manuale. Gli stessi che poi hanno nuovamente discusso del colore della pelle delle nostre giocatrici, ovviamente solo delle donne.
Possiamo dirlo? Che noia, gente! Che noia mortale e infinita. Ma attenzione, perché questa noia non è solo un fastidio passeggero: è il sintomo di una stagnazione più profonda, di un dibattito pubblico che si ripiega su sé stesso, incapace di guardare oltre i soliti cliché e le polemiche da bar. Una noia che ci spinge a chiederci se non sia finalmente arrivato il momento di alzare l'asticella, di pretendere di più dalle conversazioni che ci circondano.
In fondo, la noia può essere anche un campanello d'allarme, un invito a cercare nuovi stimoli, a esplorare temi che davvero contano e a sfidare i luoghi comuni. E se c’è una cosa che SALT si impegna a fare, è proprio questo: andare oltre la superficie, mantenere una visione critica, e soprattutto, non accontentarsi di sterili dibattiti. Del resto, se ci fate caso, e per fortuna, la società civile intorno a noi sembra molto più sviluppata di questi fastidiosi figuri! Non dimentichiamolo.
Grazie per averci letto anche in questo lungo e caldo mese di Agosto,
Alessandro, Francesca e Gabriele
P.S. Basta, che tanto lo sappiamo che ad agosto non ci sono notizie culturali degne di rilievo, quindi per queste ci rivediamo a settembre. Unica nota, che ci preme sottolineare: che bomba di stagione per il cinema horror! Ne parleremo più avanti, ma è appena uscito MaXXXine e ovviamente siamo tutti in attesa di Longlegs. Che dire, una boccata d’aria fresca!
📌 Cos’è successo su SALT ad agosto?
Abbiamo testato un modo per riprendersi dal rientro: il binge watching di The Umbrella Academy. Perché ci piace così tanto? Qui alcune possibili risposte.
A Orvieto sta per nascere un nuovo evento! Dal 4 al 6 ottobre 2024 arriva Triplosound Festival. Un festival a più voci che ospiterà storie, musica, esperienze, saperi e sapori, con l’obiettivo di restituire alla musica il suo storico ruolo di fonte di ispirazione. Qui.
Non è andata altrettanto bene invece con la serie Amazon Prime The Boys 5. Anzi. Qualcosa forse sta andando storto proprio a loro. Di questo passo, si va verso un The Boys 5 scritto e diretto dai fratelli Vanzina. Il pezzo è qui.
Un consiglio di lettura per quel che resta della vostra estate? Siamo nel 2007, a Bilbao, in piena ondata terroristica dell’ETA. E questo è un romanzo che vi terrà incollati alle pagine. È il caso di La Mischia di Valentina Maini, pirotecnico esordio edito da Bollati Boringhieri. Qui la recensione.
📌 Letture eSALTanti, consigliate o semplicemente necessarie
Se non vivete su Marte, avrete appreso festeggiando o disperandovi la notizia della reunion degli Oasis. Qui una delle letture che abbiamo preferito sul tema: Storia degli scazzi tra i fratelli Gallagher.
Dalle date ai film in concorso. Cosa c’è da sapere sulla mostra del cinema a Venezia. Qui su la Repubblica. E qui sul sito de La Biennale. (Angelina Jolie, se ci leggi, sposaci! Tutti e tre!)
Ne ha parlato Luca Misculin in Morning Weekend, e vogliamo riportarlo anche a voi che magari non seguite quel podcast. C’è un meraviglioso articolo del Guardian che racconta come mai l’Irlanda stia producendo così tanti scrittori. È interessantissimo. Enjoy!
📌 Buone notizie
Limonov, uno dei più celebri romanzi di Emmanuel Carrère, e ispirato dalla figura di Ėduard Limonov, morto nel 2020 diventerà un film!
Dal 5 settembre al cinema.
Ne avevamo parlato qui.
📌 Qualche highlight di SALT che vi farà volare (pure dal divano)?
Un terzo di noi ha appena rivisto sull’areo Il Grande Lebowski e non riesce a smettere di pensare ai tarocchi (e al bowling). Qui.
Visto che sta venendo fortunatamente programmato in tante rassegne estive di cinema all’aperto. La palazzina LAF, l’Ilva di Taranto e le storie che perdiamo di vista. Qui.
Giampiero Mughini e l’arte di collezionare libri. La biblioteca personale di Giampiero Mughini, infatti, racchiude alcuni dei libri più significativi (e rari) del Novecento: La Collezione ce li racconta, tracciando un affascinante percorso culturale nella letteratura italiana che è al contempo il viaggio emozionale del bibliofilo. Qui.
Se c’è ancora qualcuno di voi che inspiegabilmente non ha ancora visto Barbie. O che magari l’ha visto ma vuole ripensarci su, no problem. Ci pensiamo noi qui.
Un po’ di consigli sul cinema indiano per stupire gli amici, ma pure per evitare primi appuntamenti noiosi.
📌 Una lettura non fiction
Visto quanto detto nell’intro, ci sentiamo di consigliare Il mito della bellezza di Naomi Wolf. Originariamente pubblicato nel 1990, riproposto in Italia da Tlon un paio di anni fa, è un saggio fondamentale per capire come lo sguardo maschile ha plasmato la figura femminile e la definizione di bellezza. A trent’anni dall’uscita molte cose sono cambiate e gli esempi che fa forse non sono più così calzanti - anche per fortuna, diciamolo - (non siamo più nell’epoca delle modelle super skinny), ma la teoria alla base rimane più che valida e la lettura è bella, costruttiva e importante.
Disclaimer: fa anche incazzare assai, siete avvertiti.
📌 Un’opera di street art
Shoreditch a Londra, che alla mamma di un terzo di noi è presa la passione per le opere di street art e ora a ogni viaggio che fa ci manda i suoi scatti (grazie Paola!)
📌 Una quote
“Neanche la vita che abbiamo vissuto possediamo, perché ognuno se la ricorda a modo suo e la vita nostra non è affatto la vita nostra ma il racconto che ce ne siamo fatti e che chiunque abbiamo incontrato è in grado di raccontare in tutt’altro modo.
Se non ci fosse la letteratura…”
Il fuoco che ti porti dentro, Antonio Franchini
(Marsilio, 2023)
📌 Codici sconto per voi (hurraaaaaay!)
Da wannabe trend setter quali siamo, siamo entusiasti di dirvi che abbiamo raccolto in una nuova pagina dedicata tutti i codici sconto esclusivi dei nostri brand partner!
L’abbiamo chiamata “Sconti per voi” perché in quanto a creatività facciamo pena. Troverete sconti con WeRoad, LAVITACAMP, Romanzi.it, Hoppípolla, Airalo, Marketers World 2024, WP-OK ecc.
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Tre alert:
Lo sconto con WeRoad scade il 30/09! Accorrete, gente, accorrete a prenotare i viaggi invernali!
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Li abbiamo rimessi in ordine alfabetico perché un terzo di noi stava sclerando…
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📌 Consigli di trascurabile utilità
Sound: Tanta Robba Festival sotto al Torrazzo di Cremona | 5-6 settembre | FatBoy Slim e Elio e le Storie Tese
Action: I saw the TV glow di Jane Schoenbrun
Literature: I figli sono finiti, di Walter Siti
Trip: [autoreference alert] Il mese scorso abbiamo pubblicato una newsletter tutta dedicata ai consigli sui viaggi. Se ve la siete persa, siete in tempo a recuperarla qui.